#Wellness. Il concetto di “benessere” secondo RFW in…15 punti (FULL)

Declinare il concetto di “benessere” in qualche forma è impresa ardua, complicata.

Si rischia di finire nel calderone di chi ne abusa, semplicemente per farsi più bello.

Per offrire un’idea, un programma, un concetto…partendo da una “marketing” già costruito, già bell’e pronto e a disposizione di tutti.

Beh…chi non persegue il benessere attraverso la corsa? Chi non propone programmi di corsa pieni di “benessere”? 

E dunque, come mi faceva notare un carissimo amico a cui provavo a raccontare la storia, l’essenza e la proposta RFW, il rischio di (s)cadere nel banale e di risultare incoerenti (specie quando si prova a contestualizzare un offerta di “coaching” con una idea di sostenibilità felice dello sport) è molto alto.

E allora mi premeva di provare a spiegare cosa significhi…“Benessere” in Run For Wellness. Per Run For Wellness.

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Wellness, qui…da noi, per voi.

Benessere è innanzitutto nei messaggi che proviamo a mandare. In termini di valore e valori. Dagli spunti che proviamo ad offrire, attraverso i nostri racconti. E nel modo in cui proviamo a farlo. Ci riusciamo, ci riusciremo? Questo non lo so. Sicuramente ci proviamo…e nel farlo ci mettiamo e metteremo sempre il MASSIMO impegno.

Benessere è nelle storie che riusciremo a raccogliere e a trasmettere e dal possibile (se vi va) confronto intorno ad esse. Come fonte di motivazione, come stimolo per iniziare o (ri)iniziare; a non mollare dinanzi a difficoltà quasi sempre non insormontabili: a continuare, a non arrendersi; a cogliere da esse degli obiettivi da raggiungere, che magari avevamo già dentro o che magari ci sono arrivati “addosso”, “dentro”, come qualcosa che era semplicemente ciò che aspettavamo, ma non lo sapevamo.

Benessere è darsi; offrire la propria disponibilità e il proprio contributo. A chi ne ha bisogno per vivere la corsa e il movimento al meglio. E a chi è meno fortunato di noi ma che con la sua storia piena di forza ha reso questo mondo sicuramente migliore.

Benessere è stimolare le persone a fare sport; ad alzarsi dal divano per la prima volta o per l’ennesima, quando non ci si sente di farlo; è di offrire a chi è incuriosito da questo mondo una mano per arrivare a farla diventare una bellissima routine di vita e a coglierne l‘essenza di benessere, appunto. Di viverne i benefici. Una mano come tante certo. O, magari, diversa: fatta della passione e dell’attenzione che “attraverso” RFW proviamo a metterci con tutto il cuore e l’anima.

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Benessere è rendere la corsa e il movimento piacevoli; come un qualcosa che non vedi l’ora di fare e non come un obbligo da “tabella”, attraverso uno stimolo continuo e diversificato e una grande attenzione durante un viaggio che vorremmo si sentisse che stiamo facendo INSIEME

Benessere è non sentirsi mai soli nella fatica. E’ portare a casa il vissuto di un’uscita , di una gara, di un’esperienza…come qualcosa DA RICORDARE. “Correre X ricordare“, ecco.

Benessere è un raggiungere i propri obiettivi con costanza, dedizione, impegno e sudore, certo, ma con la testa alta di chi il mondo riesce a “guardarlo negli occhi” e non con la testa bassa di chi non riesce a vedere che una linea sull’asfalto o su una pista o i sassi di un sentiero.

Benessere è rispetto dei tempi di recupero. E’ messaggio circa l’importanza di “rispettarsi“. Di “darsi tempo”: Di trasmettere il valore del “tempo” che non è solo quello di arrivare “prima, di qualcuno, di qualcosa. Ma, semplicemente ARRIVARE…la dove desideravamo. E ci siamo finalmente riusciti. Nel migliore dei modi possibili.

Benessere è “rallentare” quando serve. E’ abbassare i battiti, risparmiandoli per qualche istante dopo. Perché in quel “dopo” c’è l’emozione che meritava di essere vissuta ma che aveva semplicemente bisogno del nostro…ESSERCI.

E’ cogliere il valore delle pause, senza vergognarsi. E’ vivere la corsa, certe corse, anche nei suoi tratti di cammino. (Nei programmi di allenamento RFW ci saranno spesso “allenamenti” che prevederanno tratti “very slow” o proposte di workout di sole camminate)

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Benessere è creazione di una routine di wellness che significa diventare forti (mentalmente) facendo “cose normali”, magari perdute, trascurate o abbandonate in nome di una comodità sciocca per un atleta di qualunque livello. E farlo…divertendosi, con “naturalezza”.

Benessere è riscoprire l’importanza della natura nei propri allenamenti e nelle proprie uscite. Di “mettere” i piedi un po’ dappertutto per renderli più adatti, più forti. Di respirare meglio. Di riempirsi di profumi e colori durante le corse e le camminate. 

Mettiamo in pratica il…wellness

Bhe…ma come si “traduce” tutto questo, nei programmi di Wellness RFW?

Perché va bene la “teoria” che è spesso, se non sempre, “troppo bella per essere vera”, ma come si declina la teoria in pratica? Come si sostanzia tutto quanto affermato finora?

Ebbene.

Estrapolando tanti piccoli spunti di “wellness” da quanto appena detto, appunto e più precisamente:

1) nei programmi di Wellness sarà presente pressoché sempre la natura, come proposta per qualche tipologia di allenamento. Proveremo a riempirci di “aria buona”, di profumi magari dimenticati, di colori “vivi”; metteremo i piedi su tutti i terreni possibili a disposizione per allenare la propriocezione così, senza nemmeno pensarci

2) utilizzeremo workout “a tempo” (durata, esempio 30′ di Corsa Lenta) per quanto possibile (anziché “a distanza“, esempio: 5Km CL) perché li reputiamo meno stressanti e meglio contestualizzabili nella quotidianità;

3) utilizzeremo, per quanto possibile, l’RPE come metrica di allenamento, perché ogni giornata è diversa e non c’è cosa migliore che correre prendendo come riferimento le proprie sensazioni giorno per giorno;

4) proveremo a lavorare sull’economia di corsa migliorando nel tempo la tecnica al fine di correre con sempre meno sforzo

5) a volte, le corse lente, le corse lunghe e quelle di rigeneranti, prevederanno tratti di camminata: è qualcosa che potrebbe apparire “orribile” ai puristi della corsa, invece rappresenta un modo semplice per abbassare i battiti, allungare le distanze, recuperare prima, far lavorare la parte frontale del cervello, ridurre il rischio di infortunio da ripetitività del gesto, ecc…

6) inseriremo sedute di sola camminata, magari di trekking, per stare sulle gambe in maniera dolce e indolore, per imparare a “rallentare” e per stimolare e potenziare muscoli delle gambe che appartengono poco o nulla alla meccanica della corsa: poi, quando ci sarà da spingere per far lavorare gambe e cuore lo faremo!

7) utilizzeremo la “scale” come strumento di potenziamento, anche al fine di stimolare una routine del benessere DENTRO la quotidianità

8) utilizzeremo il “gioco” per migliorare; in RFW proporremo il fartlek come mezzo allenante di riferimento. Sarà una sfida complicata…ma noi ci crediamo. E voi?

9) proveremo a incentivare una maggiore consapevolezza alimentare stimolando la riflessione su come reputiamo di mangiare, attraverso la compilazione di un diario di allenamento che tenga bene in considerazione tutto ciò che fa…wellness. Saremo a disposizione per una consulenza nutrizionale integrata almeno una volta durante il programma. Per fugare i dubbi dell’atleta e per migliorare su un aspetto che per noi è imprescindibile ai fini del wellness;

10) cureremo al massimo il recupero, che sarà spesso favorito attraverso sessioni di cross-training perché non si recupera da allenamenti molto intensi, continuando ad insistere allo stesso modo sulle gambe. E dunque via libera a giretti in bici (o giro-gambe sulla cyclette), nuoto, ecc: qualsiasi cosa che ti piaccia fare, oltre la corsa!

11) proponiamo e propugniamo il concetto di “INSIEME“. Dentro una community vogliamo sentirci mai soli. Perché da soli è bello ma insieme è meglio!

12) ci daremo un feedback costante “a latere” di ogni attività, per capire come stiamo andando e se sia il caso di continuare sulla linea che ci siamo dati o di cambiare qualcosa…perché le nostre uscite continuino ad essere allenanti, stimolanti, produttive…ma piene di wellness.

13) i nostri messaggi (anche attraverso il nostro BLOG) conterranno sempre degli spunti di riflessione su cosa interiorizzare e come migliorare il proprio wellness così…semplicemente, autonomamente. E spesso scoprirete che ci vuole davvero poco a sentirsi meglio. Nello sport. Nella vita.

14) il nostro linguaggio sarà…colloquiale. Sempre. Negli articoli del blog, nel modo di confrontarci, negli scambi di idee e opionioni, nel coaching (che sia di running e/o nutrizione). Il benessere che proponiamo è nella semplicità della passione. Come quando si parla, seduti, su un “muretto condiviso”, che contiene le storia di entrambi. Le storie di tutti.

15) Ci siamo. Ci saremo ogni volta che vorrai. RFW vorrebbe essere “interazione senza limiti”. Mi piace chiamarla “Amicizia”, ecco… Sentiamoci, ascoltiamoci, raccontiamoci i nostri di vista per crescere insieme. Attraverso il movimento…possiamo farlo. Attraverso questo “movimento” possiamo diventare migliori. Sentirci migliori. Ed è la cosa che conta di più.

Vincenzo Iannotta

Team Run For Wellness

info@runforwellness.it