Trail Running, dispendio calorico & altitudine: come funziona? #correreaquotealte

Chi pratica Trail Running ha bisogno di assumere un’adeguata quantità calorica durante i periodi di preparazione, soprattutto se di elevata intensità e/o di lunga durata, per mantenere peso corporeo e salute e, allo stesso tempo, massimizzare gli effetti del programma di allenamento.

In un’attività di così lunga durata e intensità, dove i cambiamenti di altitudine e le condizioni atmosferiche modificano le richieste energetiche, la supplementazione e l’integrazione può essere di supporto alla performance.

Se i trail vengono svolti ad alta quota in montagna, molti sono gli aspetti nutrizionali che vanno considerati.

Con il crescere della quota, aumenta l’ipossia (ridotta quantità di ossigeno ambientale per la respirazione) e aumentano i complessi adattamenti fisiologici dell’organismo, fra cui la riduzione dell’appetito (dovuti a variazioni dell’ormone leptina che controlla il meccanismo fame-sazietà) e della percezione del gusto, mentre l’attività fisica richiede più del doppio della quantità di energia necessaria al livello del mare.

L’insieme di questi due aspetti contrastanti finisce per causare una perdita di peso e il cambiamento della composizione dell’organismo (rapporto tra grasso corporeo e massa muscolare).  

Se a questo associamo il fatto che a determinate altitudini il metabolismo basale può aumentare anche di 5 volte il valore basale a riposo per i brividi che l’organismo sviluppa per tentare di mantenere il calore, il bilancio energetico, l’equilibrio tra entrate energetiche (quanto si mangia) ed uscite energetiche (quanto si consuma), è pressoché sempre negativo, cioè a favore delle uscite, con conseguente perdita di peso.

Giacomo Bucaioni & Francesco Galmacci

Team Nutrition – Run For Wellness

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