Chiacchere da(l) Bar(biere). Corsa, lavoro e vita: una questione di #adattamento

Ci sono luoghi che sembrano più fatti apposta di altri per essere “invasi” di chiacchiere.
Così, tra un caffè e l’altro.

Così, tra una sforbiciata e -“una ciocca di capelli che vola via”- e l’altra.

Mi chiede sempre, il mio Bar(biere) di fiducia (tra l’altro davvero bravissimo, Herman) come proceda con…”le mie corse”.

“Tutto bene, Herman, Grazie!”

Mi ha chiesto della mia più recente “garetta”: la Chianti Ultra Marathon. E del percorso di allenamenti che mi ha portato a quel traguardo. A quel sogno realizzato, per me.

Gli ho raccontato, in estrema sintesi, del lungo percorso di 8 mesi che mi ha portato, da luglio (preparazione iniziata al Parto Naturale del Sirente-Velino (AQ) 2023 a Marzo 2024 fino al traguardo di Piazza IV Novembre, Radda in Chianti (SI), passando per la mia prima maratona su strada di inizio Novembre (San Francesco Marathon, Assisi (PG).

Gli ho raccontato dei tanti allenamenti fatti.

“Quanti a settimana?”, mi ha chiesto Herman

“Mediamente 5-6 di sola corsa. Con un paio di potenziamento “a secco” in palestra o a casa. A settimana.” Escludendo le camminate con Roy (il mio cucciolone di Pastore Tedesco).

H: “E quante ore fanno, a settimana?”

IO: “dalle 8 alle 16 di allenamento; mediamente una decina di “sola corsa”, con un picco di 15″

H: “Ma non sono troppe? Non ci si fa male? La corsa non ti distrugge, così?”

IO: “il corpo umano si adatta a tutto. Basta fare le cose con criterio. Con pazienza, costanza, rigore, metodo. E si arriva a fare tutto…”

Ci siamo confrontati sul suo “diventare barbiere”. Dai primi istanti in cui faceva fatica a fare un solo “taglio”. Ai dolori alle mani, alle braccia…alla sofferenza dovuta allo stare in piedi per ore e ore. Tutto poi pian piano…svanito. Diventato automatico, normale. Fino alle 10/11 ore al giorno di oggi…tranquille…(ma non per questo non impegnative)…alla stregua di una corsa lunga lenta.

Ci siamo confrontati sul “diventare runner” partendo da zero. O dal diventare runner…capace di oltrepassare i propri limiti. Ci si allena con costanza, aumentando gradualmente i carichi e le ore di “tempo fuori”, cercando di non annoiarsi, utilizzando metodologie adeguate (magari affidandosi ad un braco allenatore), ascoltandosi, rispettando i tempi di recupero, rispettando se stessi.

Piano piano, un taglio alla volta, si arriva a fine giornata.

Piano piano, un passo alla volta, si arriva a 74km.

Il corpo si adatta a tutto (o quasi).

Grazie Herman, per il taglio, per la chiacchierata, per la piacevole oretta insieme…senza esserci dovuti nemmeno “adattare”!

Vincenzo Iannotta

Team Run For Wellness

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